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Buon umore

MALUMORE?

I malumori non si immaginano, soprattutto in menopausa. È noto che una diminuzione del progesterone, il booster antistress femminile, ha le sue conseguenze lunatiche. Sono stati studiati anche gli effetti diretti del cibo sull’umore. Ora esiste anche una branca della scienza separata per questo, la psichiatria nutrizionale.

Da studi in questo ambito sappiamo che la depressione e l’infiammazione silente sono strettamente legate ad uno squilibrio del microbioma. Se i batteri cattivi prendono il sopravvento nell’intestino a causa di troppi fast food o di una dieta unilaterale, ciò aumenta le reazioni infiammatorie. Una dieta unilaterale può portare a estrema irritabilità e tendenza agli scoppi d’ira. 

Anche una rapida perdita di peso con una dieta unilaterale può rilasciare più tossine immagazzinate. Depressione e umore squilibrato sono possibili conseguenze. Al contrario, le persone depresse spesso mangiano peggio, creando un circolo vizioso.


CIBI DEL BUON UMORE

Tuttavia, una dieta ricca di probiotici, cioè batteri vivi, nonché alimenti batterici ricchi di fibre, mette di buon umore. Come abbiamo già visto, un’alimentazione varia e fresca è importante per l’equilibrio del microbioma. 

Si consiglia inoltre una disintossicazione regolare del fegato e delle cellule, parola chiave disintossicazione. A questo contribuiscono le seguenti misure:

– mangiare molta verdura

– evitare le sostanze e additivi chimici che danneggiano il microbioma

– rafforzare il fegato con sostanze amare, contenute, ad esempio, nella cicoria, nella curcuma e nel rosmarino


TRIPTOFANO

Un amminoacido che possiamo ottenere dal cibo è il triptofano. È un precursore della serotonina, l’ormone della felicità. Se manca la serotonina, il burn-out e la depressione si verificano più spesso. Gli studi hanno dimostrato che il consumo di alimenti contenenti triptofano può aumentare il livello di serotonina nel cervello. 

Il risultato positivo: meno paura, irrequietezza e stati d’animo depressivi. Naturalmente le nostre ricette sono formulate in modo tale che i carboidrati e le proteine supportino l’utilizzo dell’triptofano. Se si combinano alimenti contenenti triptofano come pollo, pesce o lenticchie con carboidrati, il triptofano può essere assorbito meglio dal cervello.


OMEGA 3

Gli Omega 3, il tuttofare, hanno un effetto significativo contro la paura e il panico, come ha dimostrato uno studio del Dipartimento di Psicologia dell’Università dell’Ohio nel 2011. Gli acidi grassi Omega 3 hanno un effetto simile agli antidepressivi sulla trasmissione del segnale nel cervello e sono immagazzinati nelle cellule nervose. 

Grazie al loro effetto antinfiammatorio aiutano anche a proteggere il sistema circolatorio. Ecco perché non lesinate sugli oli vegetali come olio di lino, colza, oliva e noci. Una delle migliori fonti di omega 3 è il pesce di mare grasso. Si consiglia pertanto di mangiare pesce più volte alla settimana. Si prega di prestare attenzione alla qualità e la sua provenienza quando si acquista il pesce.

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